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Ivano Moro è nato a Milano il 2 novembre 1957, si diploma operatore elettronico ma il suo sogno è già quello di fare radio. "Ero ancora uno studente ed ascoltavo Renzo Arbore e Gianni Boncompagni con la mitica ALTO GRADIMENTO, all'inizio degli anni '70 qualcuno mi disse che esisteva una radio straniera che si poteva ascoltare di sera. Era Radio Luxembourg e li è scoppiata la passione. Arrivarono le prime radio libere, Radio Milano International, Radio Montestella, Free Radio, e li non ho resistito, io dovevo trasmettere in qualche radio costi quel che costi."

Nel 1977 Ivano esordisce a Euro Radio di Nerviano: "trasmettevo con un mio amico dalle 11 alla 1 di notte, poi ci hanno spostato alle 10 fino a mezzanotte. mi ricordo le nebbie tipo muro che affrontavamo assieme al proprietario della radio che ci dava un passaggio a casa." Nel 1978 Ivano passa a Radio Superstar International: "eravamo una famiglia, ci si trovava anche quando non si trasmetteva, mi ricordo una volta che assieme ad un altro dj di nome Beppe facevamo la classifica dei brani credo più ascoltati o forse quelli più venduti dell'anno, ad un certo punto abbiamo cominciato a ridere, ma ridere da non riuscire più nemmeno a parlare, praticamente in onda c'era solamente 2 cretini che ridevano a crepapelle. Non ti dico la lavata di testa quando il grande Franco Ogliani proprietario della radio ci ha chiamato che lavata di testa!!!"

L'avventura di Radio Superstar termina nel 1990: "è stato un peccato aver dovuto smettere, ma avevo un figlio piccolissimo e non c'era tempo per un hobby così". Nel 2000, dopo dieci anni di inattività radiofonica Ivano torna on air su Radio Sei Milano, esperienza che dura due, fino al 1992, quando anche questa emittente chiude i battenti.

Nuovo stacco per quindi anni poi nel 2007 Ivano conosce casualmente Maurizio Vinci, editore di www.radioblabla.net che nel 2008 lo invita a condurre un programma: "parte BITMANIA, dapprima in solitaria, poi, grazie a facebook con Micky Micheli".


"Ivano in tutti questi anni di radio avrai mille aneddoti da raccontare, quale è il più curioso?"


"Di curioso mi ricordo che durante il record di Max Davoli, ad un certo punto quando il Davoli era frastornato dalle tanto ore in diretta ad un certo punto ha cominciato quasi delirando un caccia al Paglione. gli ascoltatori hanno cominciato a telefonare chiedendo cosa era questa cosa.. che ne so un strano tipo di uccello oppure cosa diavolo potesse essere d'altro. insomma il paglione non era altro che un tizio che abitava al piano di sopra dove aveva gli studi la radio e che era sceso a trovare Max per salutarlo. Insomma abbiamo riso a crepapelle per due giorni e sta storia è andata avanti per circa un mese".

Cosa aveva le radio degli anni '70 che manca alle emittenti di oggi? E cosa hanno in più le radio di oggi rispetto alle radio pionieristiche?

"Le radio degli anni 70 avevano la libertà e tanti talenti, cose che mancano alle radio locali e web di oggi. Per quanto riguarda i network la maggior parte sono degli impiegati che si recano al lavoro, senza nessun entusiasmo."

Una piccola biografia di Ivano

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